Energia: FREE, su certificati bianchi non ci siamo
Sintesi di un’audizione al Senato del Coordinamento Free
ROMA, 6 OTTOBRE 2015 – “Il documento di consultazione sui Certificati bianchi promosso dalla Direzione Mercato elettrico del Ministero dello Sviluppo economico presenta poche luci e molte ombre”. E’ questo in sintesi il giudizio che ha dato il Coordinamento Free, fonti rinnovabili ed efficienza energetica che raggruppa circa 30 associazioni del settore, durante un’audizione al Senato.
“Sicuramente lo sforzo che il Mise sta portando avanti, vale a dire quello di ridefinire e potenziare il ruolo dei certificati bianchi è un obiettivo positivo, ma gli strumenti ipotizzati rischiano di penalizzare, e non poco, attori come le Esco e settori come le rinnovabili. Il rischio che le nuove linee guida delineate dal Mise penalizzino gravemente la diffusione delle Esco, e di fatto il processo di loro specializzazione e qualificazione, a causa dell’obbligo di capitalizzazione equivalente al cumulo dei TEE ricevuti o alla richiesta indiscriminata di fidejussioni bancarie, è molto concreto”.
“Tale ipotesi, se confermata – commenta il presidente del Coordinamento Free, Gianni Silvestrini – indurrebbe la scomparsa di fatto della stragrande maggioranza delle energy service company specializzate nel settore, rendendo possibile svolgere questa attività solo in forma consulenziale e/o come marginale diversificazione di portafoglio”.
Tra gli aspetti positivi, secondo il Coordinamento Free, c’è senz’altro l’estensione del campo di applicazione degli strumenti di incentivazione dell’efficienza energetica a settori oggi non coperti come quello idrico, l’ITC, i trasporti e le reti elettriche di utenza.
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