Eolico: FREE, documento consultazione AEEG su oneri sbilanciamento non e’ soddisfacente
Free invia in una risposta ufficiale all’Aeeg le proposte sul tema per evitare contenziosi futuri
ROMA, 23 LUGLIO 2014 – Il documento di consultazione 302/2014/R/EEL dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico “Revisione della disciplina degli sbilanciamenti per le unità di produzione non abilitate e in particolare per le unità di produzione alimentate da fonti rinnovabili non programmabili” non soddisfa Free, Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica, che raccoglie circa 30 associazioni del settore.
In un documento inviato all’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, Free tiene a sottolineare “che la volontà inequivocabile degli operatori eolici è quella di contribuire alla copertura degli oneri di sbilanciamento generati da tali unità di produzione non programmabili, ma nei limiti e per la sola quota parte di cui si è responsabili tenuto conto del livello di errore che si raggiunge con l’utilizzo dei migliori sistemi previsionali disponibili”.
“Passando al metodo del Documento di Consultazione – sottolinea Free – estrema rilevanza rivestono le questioni “tempistica e contenuti”, infatti nonostante sia intercorso un lungo periodo tra l’emanazione della 281/12 e l’esito finale del contenzioso che l’ha dichiarata illegittima, tale periodo non è purtroppo stato sfruttato, come più volte da questa Associazione richiesto, per trovare correttivi e soluzioni utili ed efficaci. Il documento di consultazione è stato infatti pubblicato con tempistiche strettissime, senza alcun confronto con gli operatori, concedendo peraltro solo pochi giorni per la risposta. Le tre soluzioni proposte, completamente nuove, mai discusse con gli operatori né mai anticipate dall’AEEG risultano inaccettabili in quanto apertamente in contrasto con le sentenze dei Giudici Amministrativi. Inoltre non sono corredate da adeguate informazioni, dati e analisi a supporto delle stesse e utili a formalizzare eventuali osservazioni di merito”. Nel documento Free sostiene che sole tre settimane di tempo per rispondere al Documento di consultazione AEEG sono insufficienti.
Nel merito del Documento di consultazione dell’AEEG, Free sostiene che “Nessuna delle tre proposte risolve la questione della non discriminatorietà della disciplina proposta, non raggiunge una ripartizione cost reflective degli oneri dei singoli impianti, e non risponde alla necessità di ribaltare solo gli oneri effettivamente generati dall’operatore rispetto alla best-practice esistente”, e che sarebbe stato utile, se non necessario, aprire un tavolo tecnico di confronto con gli operatori del settore eolico, al fine di evitare altri contenziosi, come già accaduto con l’ultima sentenza del Consiglio di Stato che sugli oneri di sbilanciamento ha dato ragione ai produttori di energia eolica.
Tra le proposte avanzate da Free nel documento si segnalano: “il rispetto del principio della non discriminatorietà della disciplina; la chiara definizione degli oneri di sbilanciamento ribaltabili sugli operatori, quali i soli oneri determinati come differenza tra la migliore programmazione tecnicamente possibile e quella effettivamente fatta per singolo impianto; l’identificazione delle franchigie basata non solo sui dati GSE, e comunque nel caso sul dato medio e non sul migliore, al quale aggiungere un adeguato fattore correttivo che faccia riferimento all’incidenza media riscontrata su singola UP (come noto, la previsione è legata al sito fisico, all’orografia e ad altri elementi specifici oltre che alla tecnologia); valorizzazione dell’energia oggetto dello sbilanciamento sotto franchigia a prezzo MGP; valorizzazione dell’energia oggetto dello sbilanciamento sopra franchigia con applicazione del meccanismo previsto per le UP non abilitate”.
In ultimo, “l’introduzione della figura di un operatore utente del dispacciamento (l’Aggregatore) in grado di aggregare in un unico programma le UP di cui fosse mandatario, fornendo un programma aggregato al mercato su base zonale e multi-tecnologica. Gli sbilanciamenti sarebbero valutati rispetto al programma già aggregato. Internamente nel suo portafoglio avrà la possibilità di stabilire le regole commerciali da applicare ai suoi operatori per ridistribuire costi/benefici”.
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