Fotovoltaico: FREE, GSE sospenda raccolta dati per impianti senza incentivi e apra confronto

ROMA, 11 MARZO 2014 – “Il 6  marzo il Gse ha pubblicato sul proprio portale una ‘news’ relativa all’implementazione del sistema di raccolta dati prevista da precedenti normative, da applicarsi agli impianti fotovoltaici privi di tariffe incentivanti, con la quale richiede di inserire, tramite il portale informatico, dati relativi all’anagrafica del produttore, all’utenza associata all’impianto di produzione, all’ubicazione e ai dati tecnici dell’impianto, all’energia mensilmente immessa in rete e autoconsumata.

Gli impianti interessati alla raccolta statistica, pur essendo privi di incentivi, nella maggioranza dei casi operano in regime di scambio sul posto sulla base di una specifica convenzione, per cui le relative informazioni sono già in possesso del Gse. Qualora una sparuta minoranza di produttori abbia deciso, peraltro lecitamente, di non avvalersi dello scambio sul posto, tali informazioni sono nella disponibilità di Terna, attraverso il sistema Gaudì.

Il valore di energia immessa in rete è ottenibile da parte del Gse direttamente dal responsabile delle misure (generalmente il distributore di rete). Tali misure vengono peraltro già fornite nell’ambito dell’erogazione dei conguagli economici previsti dalla citata convenzione di scambio sul posto. Viceversa, poiché a seguito dell’esaurimento delle tariffe incentivanti, il valore di energia prodotta nei piccoli impianti non viene più raccolto, i relativi dati sono irrecuperabili, e quindi non è possibile calcolare l’energia autoconsumata.

Ora, a due anni dalla pubblicazione delle normative cui fa riferimento, il Gse chiede retroattivamente per l’anno 2013 dati in parte già disponibili altrove, in parte irrecuperabili, lasciando ai cittadini solo 15 giorni per rispondere a un elenco particolareggiato di dati, che oltretutto non trova un puntuale riscontro nelle normative cui il Gse si riferisce.

Per questo e’ bene che il Gse sospenda l’esecutivita’ di questa richiesta e apra un tavolo di confronto per trovare una soluzione praticabile per i proprietari di piccoli impianti”.

E’ quanto dichiara in una nota il Coordinamento Free, Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica, che raggruppa 35 associazioni del settore.

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