Questionario su fonti rinnovabili, efficenza energetica e ambiente ai candidati a Governatore della Sicilia
Come già fatto in concomitanza con le elezioni politiche del 2013, anche in occasione di una scadenza importante, come le elezioni siciliane, il Coordinamento FREE ha sottoposto a quattro candidati a Governatore della Sicilia (Giancarlo Cancelleri, Claudio Fava, Fabrizio Micari e Nello Musumeci) una serie di domande, per comprendere i rispettivi orientamenti nei confronti dello sviluppo in Sicilia nel settore delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica e dell’ambiente.
Qui sotto le domande poste e in allegato le risposte ad oggi pervenute.
1. Si evince dal documento sulla Strategie Energetico Nazionale 2017, posto in consultazione pubblica, che una delle azioni volte ad un miglioramento del sistema di governance risiede nell’aggiornamento e nel coordinamento dei Piani Energetici e Ambientali Regionali. È d’accordo? e cosa pensa di fare in tal proposito per il Piano Energetico della Regione Sicilia?
2. Il Federalismo Energetico ha portato negli anni a porre vincoli più restringenti rispetto a quelli posti a livello nazionale, che essendo comunque sfidanti hanno fortemente penalizzato l’imprenditoria siciliana. Non ritiene sarebbe opportuno, per le sole tematiche di efficienza energetica e rinnovabili, una convergenza verso modelli nazionali e non regionali come per altro stanno già facendo alcune regioni?
3. Cosa intende fare per ridurre drasticamente i tempi per l’ottenimento delle varie autorizzazioni per fonti rinnovabili (ad esempio la VIA)?
4. Visto che le fonti di energia rinnovabile sono spesso esposte al fenomeno NIMBY, come intende intervenire per prevenire contestazioni spesso dovute a scarsa informazione sulle realizzazioni impiantistiche da attivare?
5. La Sicilia ha oggi installato circa 1.800 MW di eolico ma ha un potenziale inespresso molto superiore a questo dato. Negli ultimi anni la Regione ha seguito una politica di blocco delle nuove iniziative che ha messo a rischio molte iniziative industriali, l’occupazione e i benefici ambientali connessi. Cosa pensa di fare per rilanciare questa tecnologia pulita che nel mondo continua ad essere la prima per nuova potenza installata e che in Sicilia potrebbe dare ancora molto in termini di sviluppo e di ambiente?
6. In quali direzioni pensa che debba procedere lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia e con quali obiettivi, considerate le straordinarie potenzialità dato il livello di insolazione?
7. Quali impegni prenderà, anche col Governo Nazionale, affinché i progetti di solare termodinamico già autorizzati dall’Assessorato all’energia possano essere realizzati?
8. La Sicilia non dispone di norme per la spinta all’efficienza energetica in edilizia, di obiettivi definiti per la riqualificazione energetica né di sistemi di controllo delle prestazioni energetiche. Come pensa di superare questi limiti?
9. Cosa pensa della possibilità di legare la bonifica delle aree industriali e petrolchimiche dismesse allo sviluppo delle fonti rinnovabili?
10. In una prospettiva di breve-medio termine, nel quadro dell’auspicata decarbonizzazione nonché degli impegni assunti e sottoscritti in occasione del COP 21 di Parigi (dicembre 2015), è fondamentale perseguire le linee di politica energetica date dalla SEN 2017. A tale scopo, i decisori regionali dovranno comprendere la necessità di dare un rapido impulso, anche con adeguate risorse economiche, alla diffusione di tecnologie ad alta efficienza come la microcogenerazione (anche e soprattutto a servizio dei consumi della pubblica amministrazione regionale e locale). Quale è la sua proposta per promuovere la microcogenerazione, non solo in ambito civile e industriale, ma anche nell’ambito degli edifici pubblici nel territorio della Regione Siciliana?
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