“Rottamare ed educare”, il libro bianco per abbattere le emissioni del riscaldamento a legna e pellet del 70% in dieci anni

AIEL presenta al Coordinamento FREE la strategia del settore del riscaldamento a biomasse legnose  per dare il proprio contributo al miglioramento della qualità dell’aria in Italia

Prosegue l’impegno di AIEL e della filiera legno-energia per contribuire ad una migliore qualità dell’aria in Italia: una necessità non più prorogabile che il settore ha messo in cima alle proprie priorità, offrendo un contributo di proposte concrete per abbattere del 70% in dieci anni le emissioni imputabili al riscaldamento domestico a legna e pellet. Si tratta della strategia “Rottamare ed educare” contenuta nel Libro Bianco AIEL dedicato al futuro del riscaldamento a legna e pellet che è stato presentato nei giorni scorsi al Presidente del Coordinamento FREE Livio De Santoli. Obiettivo del documento: sensibilizzare i policy maker e l’opinione pubblica riguardo al contributo che il settore del riscaldamento domestico a biomasse può offrire per riscaldare in modo sostenibile e pulito le famiglie italiane (aielenergia.it/librobianco).

Il problema – Dopo il trasporto su strada e l’agricoltura, la combustione domestica di biomasse è la terza fonte emissiva di particolato. La parte prevalente di queste emissioni proviene da stufe e caminetti datati e caratterizzati da tecnologie di combustione superate. Gli apparecchi a legna e pellet installati in Italia da più di 10 anni sono infatti il 70% del parco installato, circa 6,3 milioni, e contribuiscono all’emissione dell’86% del PM10 derivante dalla combustione domestica della biomassa (AIEL 2020). Per questa ragione, deve esserne limitato l’utilizzo incentivandone la sostituzione con sistemi di riscaldamento a legna e pellet moderni ed efficienti, caratterizzati da emissioni di particolato da 4 a 8 volte inferiori rispetto alle tecnologie più datate.

La soluzione – Il turn over tecnologico è la soluzione per contribuire in modo incisivo alla riduzione dell’impatto della combustione domestica di legna da ardere e pellet sulla qualità dell’aria. Inoltre, è fondamentale avviare un’estesa azione di informazione e sensibilizzazione degli utenti finali, in particolare di chi utilizza legna da ardere. La scorretta conduzione dell’apparecchio può infatti causare un incremento delle emissioni anche di 10 volte rispetto ad un utilizzo ottimale (Hartmann, Mack 2020). I due pilastri sui quali si fonda la strategia di AIEL per migliorare la qualità dell’aria nei prossimi 10 anni sono dunque da un lato la sostituzione di almeno 350.000 apparecchi all’anno, grazie ad un migliore utilizzo dei sistemi incentivanti già in essere, in particolare Conto Termico ed Ecobonus/Superbonus;  dall’altro l’educazione del consumatore  finale affinché gestisca correttamente il proprio generatore di calore a biomassa. L’effetto combinato di queste due azioni produrrebbe una riduzione in 10 anni delle emissioni di particolato nell’ordine del 70%: il 35% riconducibile alla sostituzione complessiva di 3,5 milioni di apparecchi (almeno la metà degli apparecchi che allo stato attuale hanno oltre 10 anni) e il 35% alla scolarizzazione dell’utente.

Gli strumenti – Gli strumenti per risolvere il problema delle emissioni derivanti dalla combustione a biomasse sono disponibili già da oggi. Sulla base di una strategia articolata in cinque punti è infatti possibile ridurre le emissioni delle polveri sottili prodotte dal riscaldamento a legna con effetti che già ora sono significativi. In primo luogo occorre  specializzare e garantire i sistemi incentivanti già esistenti a sostegno del turn over tecnologico, primo fra tutti il Conto Termico. Serve inoltre promuovere l’uso di combustibili legnosi di qualità certificata e garantire sempre una periodica manutenzione degli apparecchi e delle canne fumarie da parte di operatori professionali. Occorre inoltre assicurare che l’installazione degli apparecchi sia svolta sempre a regola d’arte da parte di installatori qualificati. Infine, un notevole contributo può arrivare dalla promozione e diffusione tra i cittadini delle buone pratiche nell’utilizzo degli apparecchi a biomasse e nella loro manutenzione quotidiana.

AIEL Associazione Italiana Energie Agroforestali è l’associazione delle imprese della filiera legno-energia che da 20 anni si occupa di promuovere la corretta e sostenibile valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, in particolare i biocombustibili legnosi (www.aielenergia.it). L’associazione rappresenta circa 500 imprese della filiera, tra cui circa il 70% delle aziende italiane ed europee di costruzione di apparecchi domestici e caldaie (circa 700 M€ di fatturato) e, sul fronte dei biocombustibili, circa 150 produttori di legna e cippato e 90 imprese italiane di produzione e distribuzione di pellet. AIEL ha fondato e gestisce in Italia tre sistemi di certificazione: ENplus® (pellet), Biomassplus® (legna, cippato e bricchette) e ariaPulita® (stufe, inserti, caldaie domestiche a legna e pellet).

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 Responsabile comunicazione AIELFrancesca Maitomaito.aiel@cia.itViale dell’Università 14 – 35020 Legnaro (PD)Tel. +39 049 8830722 Ufficio stampa AIELRaffaela Saccardicomunicazione.aiel@cia.itMob. 370 3090 789

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